Il rapporto dell’Inail sulle morti sul lavoro: un terzo delle persone morte sono risultate positive al coronavirus.
ROMA – E’ stato pubblicato il nuovo rapporto dell’Inail sulle morti sul lavoro. Come si legge nel documento riportato da La Repubblica, sono 66.781 i contagi sul luogo di lavoro nei primi dieci mesi dell’anno. Le denunce sono il 15,8% del totale e il 9,8% dei numeri totali in Italia.
I morti sono 332, 13 in più rispetto al monitoraggio del 30 settembre, e un terzo dei decessi denunciati all’Inail da inizio anno. Dati che potrebbero aumentare nelle prossime settimane. Il nuovo rapporto dell’Ente è atteso per la fine del 2020.
Contagi sul lavoro, il punto sulla seconda ondata
La seconda ondata ha avuto un impatto significato sui contagi sul lavoro. In primavera il dato complessivo era pari al 70% dei casi. Un calo significativo si era avuto nei mesi di giugno, luglio, agosto, con numeri al di sotto dei mille casi mensili. Cifre basse anche per le ferie di molti lavoratori.
La crescita è ripresa a settembre con 1.700 casi, dati più che triplicati nel mese di ottobre quando si è superata la soglia delle 12mila denuncia di contagi da coronavirus sul luogo di lavoro. Un numero destinato ad aumentare nel prossimo monitoraggio.
Sette contagiati su dieci sono donne
Per quanto riguarda il genere, sette persone che hanno contratto il virus sul posto di lavoro su dieci sono donne. L’età media si aggira intorno ai 47 anni per entrambi i sessi.
Dando uno sguardo alle singole province, Milano (11,3%), Torino (7,7%), Brescia (4,4%), Bergamo (3,8%), Roma (3,5%) e Genova (3,0%) quelle con maggiori contagi. Classifica simile anche per quanto riguarda i decessi. Bergamo (+11,4%) ha il numero maggiore dei morti. Subito dietro Milano (+8,1%), Brescia (+7,5%), Napoli (+6,3%), Cremona (+,5,4%) e Roma (4,2%). Dati che potrebbero essere rivisti dal prossimo monitoraggio, visto che nel mese di novembre c’è stata una crescita importante dei contagi almeno nella prima parte.